Il termine ortodonzia significa letteralmente “dente dritto”, ma le odierne conoscenze nell’ambito dello sviluppo delle arcate dentarie e dei mascellari ci consentono di poter indirizzare ogni trattamento, non solo all’allineamento dei denti, ma anche a un’armoniosa estetica del viso e del sorriso, a una funzione masticatoria efficiente e a un migliore stato di salute dei denti, dei tessuti di sostegno e di muscoli e articolazioni temporomandibolari.
Il più delle volte il Pz si reca da noi per un problema di denti “storti”, ma altrettanto frequentemente questo è solo la punta dell’iceberg della malocclusione e sarà nostro compito accompagnare il Paziente nella valutazione complessiva del proprio sorriso e non solo del dente accavallato.
Infatti, laddove in prima visita si evidenzi la presenza di una cattiva occlusione o di sintomi associati a una malposizione dei mascellari, proporremo al Paziente di eseguire lo studio del caso in modo da affiancare all’anamnesi e all’esame clinico la valutazione delle foto del viso e delle arcate dentarie, l’analisi cefalometrica computerizzata della tele radiografia laterale del cranio e i modelli delle arcate.
La diagnosi
L’analisi delle foto consente di apprezzare al meglio le eventuali imperfezioni del sorriso, la linea del sorriso, quanta gengiva si scopre sorridendo, asimmetrie delle arcate, nonché la tipologia facciale, molto importante nella scelta della bio meccanica di trattamento da parte dello specialista e nella individuazione del risultato desiderato da parte del Pz, come ad esempio la lunghezza del volto, il profilo, il sostegno delle labbra, la prominenza del mento, la scarsa definizione dei lineamenti.
Gli esami radiografici possono mettere in evidenza la presenza di problematiche anche nei settori posteriori della bocca, zone non estetiche ma fortemente correlate ad una corretta funzione dell’organo masticatorio, come ad esempio malposizioni, usura dentaria o assenza di elementi dentari. Si può altresì verificare la forma e la posizione dei denti all’interno delle ossa, la presenza di denti inclusi o sovrannumerari.
Tali esami sono essenziali anche in crescita, per consentire allo specialista di intercettare anomalie di sviluppo cranio facciale, quindi problematiche relative alla crescita scorretta delle ossa mascellari (eccessiva o ridotta prominenza dell’arcata superiore, aumentata o insufficiente crescita della mandibola, problemi sul piano verticale, come faccia lunga o faccia corta, problemi sul piano trasversale come la contrazione del palato etc.)
In fase di crescita, quindi indicativamente tra i 6 e i 12 anni di età, è possibile intervenire in misura minimamente invasiva e molo mirata su anomalie di sviluppo scheletrico attraverso terapie intercettive di tipo ortopedico o ortopedico-funzionale, quando necessaria anche una riabilitazione neuro muscolare.
Un inadeguato sviluppo osseo non sempre e non necessariamente si associa a denti storti! Ma i denti, poiché ancora in corso la permuta tra decidui e permanenti, non sono l’obiettivo primario di un eventuale trattamento in questa fase, bensì ci preoccuperemo di garantire un’adeguata crescita ossea per favorire l’eruzione dei denti nuovi nella posizione più fisiologica possibile.
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